I vari tipi di pubblico di cui avevo fatto parte fino a quel momento avevano pagato per divertirsi e, sebbene occasionalmente si potesse scorgere un bambino irrequieto o un adulto che sbadigliava, non avevo mai notato visi contorti dalla rabbia o dalla disperazione o dalla frustrazione. L’intrattenimento come dolore era un’idea che mi giungeva del tutto nuova, e sembrava essere qualcosa che stavo da tempo aspettando.
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Fare il tifo per una grande squadra comporta un’amarezza di fondo, e non puoi far nient’altro che conviverci e accettare che il calcio professionistico debba essere amaro per poter significare qualcosa.
Febbre a 90′ – Nick Hornby